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 Le Interviste
 

 
"A sinistra errori drammatici. Si dimettano!"
Alice incontra Marco Travaglio, noto giornalista: "A sinistra scambiano la verità con la demonizzazione e hanno voglia di inciuciare con Berlusconi. I ricatti trasversali del Sistema. Chi entra nel merito e fa male è buttato fuori!".

 

La presentazione di un libro di Marco Travaglio è come ricevere un pugno allo stomaco. Quando poi il libro si occupa dell'inciucio che vede coinvolti governo e opposizione, il sistema comunicazione e le scalate si rischia di finire al tappeto. Ecco il sunto della serata.

Petruccioli, Presidente di garanzia della RAI, il "Biscione Rosso" come lo chiamate, è il primo nome che compare nelle 500 pagine del suo libro.

Bisognerebbe domandarsi: garanzia rispetto a chi? Garantisce molto Berlusconi, che infatti lo ha scelto appositamente.

Il libro inizia con questa scena surreale: un presidente DS di una Commissione di vigilanza entra a Palazzo Grazioli, residenza privata del Presidente del Consiglio nonchè padrone di MEDIASET, e ne esce Presidente della RAI con un libro sotto il braccio.

Ciò che ci ha sconvolti è che una scena del genere (da regimetto sudamericano) non ha suscitato nessuna reazione apprezzabile, salvo le proteste isolate di Giulietti e Parisi. E' considerata normale. Tant'è che poi si è proceduto riempiendo tutte le caselle del Consiglio d'amministrazione. Ciascun partito ci ha messo i suoi uomini legittimando di fatto quella legge Gasparri contro la quale il centro-sinistra si era battuto in Parlamento.

Il CDA RAI rimarrà in carica per tre anni e quindi durerà per altri due dopo le elezioni. Così Berlusconi continuerà ad avere un Presidente scelto da lui nelle file dei DS e cinque membri su nove nel CDA anche se dovesse perdere le elezioni.

Perchè i DS hanno allontanato Furio Colombo dall'Unità?

L'accusa che gli è stata rivolta è di essere troppo antiberlusconiano, troppo polemico contro il governo.

Ci sono questi geni macchiavellici convinti che attaccando l'avversario si faccia il suo gioco. Oggi Berlusconi fa quello che si fa in tutto il mondo: attacca l'opposizione... e guadagna consensi.

Decidono di liberarsi di Colombo perchè disturba gli inciuci: questa è la ragione chiarissima. L'Unità scrive tutti i giorni quello che gli elettori vorrebbero sentire dire dai leader dei DS (ma non lo sentono mai dire)., mette in difficoltà chi con Berlusconi vuole dialogare, sedersi al tavolo, mediare.

La sua cacciata ha coinciso con il momento di massima polemica tra Berlusconi e l'Unità, quando Berlusconi cominciò ad additare Colombo come il nemico pubblico numero uno. Esattamente come due anni prima era successo con De Bortoli (direttore del Corriere della Sera) e dieci anni fa con Montanelli. I direttori dei giornali che vengono citati ed entrano nel mirino di Berlusconi perdono sempre il posto, sia che dirigano giornali del gruppo sia organi di informazione storici o dell'opposizione.

Si è scambiata la demonizzazione con il racconto delle cose vere. Demonizzare vuol dire raccontare cose false ma raccontare cose vere è informazione.

Nel libro si racconta la storia delle scalate... Fiorani, Ricucci, Coppola... da dove arrivano tutti questi soldi?

Questi signori non hanno mai costruito nulla. Sono gente che compra e vende immobili, non producono posti di lavoro, non esistono dal punto di vista imprenditoriale. Il Sole24Ore intervistò Fassino e gli chiese qualcosa su queste persone dal passato ignoto e dalle misteriose fortune. Fassino rispose che non c'era differenza tra chi produce come industriale e chi specula in Borsa. Abbiamo dovuto sentire D'Alema dire: "Che cos'ha che non va Gnutti?". Poi assistere per mesi a silenzi su quello che emergeva su Fazio. Bersani ancora a novembre chiedeva a Fazio di rimanere perchè doveva autorizzare l'Opa alla Unipol. Sono errori drammatici. Nei Paesi normali chi li commette poi si dimette.

Ma Consorte aveva deciso di scalare da solo? Chi gli aveva dato il via libera?

Fassino è stato informato alla fine, le Coop rosse toscane, il Monte dei Paschi, la Cgil, la Margherita, Prodi erano tutti contrari. Restano da scoprire le telefonate di D'Alema con Consorte e le telefonate di La Torre, che è un uomo molto vicino al Presidente dei DS.

Esiste un tabulato con gli elenchi. Non si sa ancora cosa si siano detti, ma si sa che si sono parlati. Allora, forse, sarebbe meglio dire la verità invece di continuare a sperare nel buon cuore del direttore del Giornale Belpietro e dei suoi cronisti. Non so se sia meglio che il Giornale pubblichi le intercettazioni il giorno prima delle elezioni o che chi ha fatto quelle telefonate spieghi prima ciò che ha detto. Mi viene in mente la famosa intervista di Gerardo Colombo ai tempi della Bicamerale: certi inciuci inspiegabili si spiegano soltanto con i ricatti trasversali. Qui c'è qualcuno che sta ricattando qualcun altro con queste telefonate facendone uscire alcune e non altre. Per uscire dal ricatto bisogna raccontare cosa è stato detto in quelle telefonate e non andare da Bruno Vespa e dire "non mi ricordo se ho parlato con Consorte".

Nel libro si parla di informazione. Questo sistema si ripercuote ai danni dell'informazione?

Un giorno le Agenzie di Stampa hanno dato la notizia che la Procura di Milano aveva aperto un'inchiesta sulle scalate. Si capiva subito che era un fatto grave, visto che si puntava al banchiere preferito da Fazio, Fiorani. Il TG1 non se n'è accorto... il giorno dopo era in prima pagina su tutti i giornali.

"Ballarò" è una versione di sinistra di "Porta a Porta", non c'è alcuna differenza nel format. Le notizie non entrano, entrano soltanto le opinioni dei politici invitati in studio che si confrontano scambiandosi dei "secondo me". Alla fine a casa ognuno rimane con le sue idee. Quando ci sono notizie scomode Bruno Vespa ha un sistema infallibile per dribblarle: non ne parla.

Sabina Guzzanti, Grillo, Biagi, Santoro, Luttazzi li mandano via perchè entrano nel merito, parlano di fatti, invitano la gente che conosce le carte e fa male. Il PIL non lo si può leggere da destra o da sinistra, ma una sentenza non la si può vedere da destra o da sinistra.

Nel locale sono stati distribuiti i volantini degli Amici di Beppe Grillo con l'elenco dei parlamentari condannati che siedono in Parlamento...

E' stata una delle idee più belle che ha avuto Beppe. Non è nuova ma è molto democratica e quindi funziona. Le lobby intellettuali all'estero fanno questo: indicano degli obiettivi, chiedono ai candidati di sottoscriverli e quindi li appoggiarli, per poi tenergli il fucile puntato alla tempia per verificare giorno per giorno lo stato di avanzamento dei lavori quando saranno al governo. Montanelli lo faceva già negli anni '70 con il suo giornale. E' un modo per esercitare un controllo importante.

Io, che faccio il giornalista, sarò molto attento a vedere che cosa si farà per il pluralismo dell'informazione. Voglio vedere una legge contro il conflitto di interessi, una legge antitrust e la ritirata dei partiti dalla RAI... se non lo fanno la prossima volta li punirò.

(www.dilloadalice.it n.89 del 25/01/2006)